Storia del Comune

LA STORIA
Il nome “MONTEPAONE” è composto di “monte” e di un derivato del latino PAVOPAVONIS, “pavone”. Da qui anche la spiegazione del suo stemma. 
È parere degli gli storici calabresi che Montepaone sorse sulle rovine dell’antica Aurunco. Si narra che Montepaone sorgesse nell’odierna Contrada Runci, a metà strada tra l’attuale centro e Montepaone Lido; proprio qui si trovano degli antichi ruderi del monastero di San Nicola. Alcune ipotesi vogliono Aurunco fondata dalla popolazione degli Aurunci laziali e stanziatisi nella piana compresa tra Montepaone Lido e Pietragrande, accanto alla piana di Sajnaro o Sanguinario (confinante, a sud, con il torrente Beltrame). Qui si affrontarono, in una sanguinosa battaglia, Annibale e i consoli romani Marco Claudio Marcello e Tito Quinzio Crispino durante la seconda guerra punica. Di Montepaone con il suo nome attuale si comincia ad avere notizia a partire dall’anno 1094 quando il conte Ruggero il Normanno cedette alla Certosa di San Bruno tre villaggi: Arunco – l’odierno Montepaone, Montauro ed Olibano – l’odierna Gasperina. Interessante per determinare la veridicità della storia di Annibale, potrebbe essere il ritrovamento, nell’ottobre 1951 dopo un’alluvione, in una voragine apertasi nel letto del fiume Grizzo, una grande anfora d’argilla contenente un teschio umano appartenente ad un uomo importante ucciso in battaglia e decorato all’onore militare. Gli storici del periodo pensarono che il teschio fosse quello del console Marcello. A Montepaone Lido si conserva ancora oggi, sulla ex S.S. 106, la parte di una colonna che testimonia la battaglia avvenuta. Nel 1594 Montepaone subì un’incursione da parte dei Saraceni che, convertitosi all’Islam, mise a ferro e fuoco molti paesi sulla costa ionica. Si racconta che i Saraceni, oltre a commettere razzie e distruggere tutto, rubarono la campana della chiesa matrice, ma quando la nave salpò a poche centinaia di metri dalla riva affondò. Ricordati, sono i terremoti del 5 novembre 1659 e del 5 febbraio 1783. Durante il terribile terremoto dell’8 marzo 1783 si verificò anche un maremoto, che durò tutta la notte, seguito da una scossa sentita su tutto il litorale; a Montepaone non ci furono né vittime né danni, pare che la popolazione avesse fatto voto alla Madonna Immacolata ed ancora oggi, l’8 marzo, si festeggia la Madre di Gesù. Nel 1799 Montepaone venne dichiarata Comune di Catanzaro. Nel 1975 iniziò lo sviluppo della frazione Montepaone Lido (allora chiamata Muscettola), ad opera di cinque famiglie provenienti dai comuni limitrofi di Montauro e Gasperina, attirate dalla possibilità di creare facilmente attività economiche grazie alla facilità di scambi data dalla creazione della nuova stazione ferroviaria di Montauro (oggi stazione di Montepaone). 
 
ECONOMIA e TURISMO
Centro rivierasco, di origini medievali, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, con particolare riguardo per il comparto del turismo, che ne fa un’apprezzata stazione balneare. I montepaonesi sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale e la località Montepaone Lido, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e gli aggregati urbani: Frabotto Mannesi, Paparo, Sant’Angelo e Timponello. Montepaone ospita uffici municipali, all’interno di uno storico palazzo, PALAZZO CESARE PIRRO’, postali, scolastici. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, della lavorazione del legno, della fabbricazione di articoli in gomma e della stampa. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Anche grazie alla sua notevole capacità ricettiva, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica, gustando i piatti tipici della cucina locale ed effettuando escursioni lungo la splendida costa ionica. La festa del Patrono, San Felice, viene celebrata il 12 agosto.

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